Google e il marketing più inclusivo: cosa fare? Guida completa

Negli ultimi anni, Google adotta una serie di iniziative lodevoli in termini di inclusione per tutti gli altri utenti con delle disabilità. Ad esempio, un’applicazione come Live Transcribe di Google e Google Meet ha consentito a molti di condividere momenti importanti come la nascita di un figlio.

Detto questo, è importante sottolineare come ogni anno vengono pubblicati circa 2 milioni di annunci pubblicitari, ma molte persone segnalano un problema di rappresentazione, individuale e di comunità. Tutti meritano di essere inclusi ed è per questo che le iniziative di marketing delle aziende devono essere sempre più rivolte anche alle persone con disabilità.

Google vuole fornire ai professionisti che si occupano di marketing e agli inserzionisti, degli strumenti creativi di cui hanno bisogno per realizzare al meglio le loro campagne. Vediamo di cosa si tratta.

Il manuale di strumenti inclusivi di Google

Google ha deciso di integrare il proprio manuale di strumenti di marketing inclusivi con nuovi spunti per ottenere delle iniziative sempre più inclusive. Si tratta di una guida che è stata migliorata e ha visto il lavoro di Disability:IN e LeVant Consulting.

Il progetto è stato presentato poi a Cannes Lions, il festival internazionale della creatività, in cui uno dei temi cardine è stato proprio rappresentare chi è sottorappresentato. Pertanto, Google sta lavorando a stretto contatto con il festival in maniera tale che sia quanto più accessibile alle persone con disabilità utilizzando gli interpreti di lingua e sfruttando un’applicazione come Live Transcribe. Inoltre, il team di Google ha pensato che la Google Beach, la base a Cannes, sia accessibile davvero a tutti.

Quando è stato lanciato per la prima volta All In, l’obiettivo è stato quello di incoraggiare il settore ad adottare delle iniziative rivolte a sensibilizzare il senso di responsabilità di tutti. Nel frattempo, Google ha deciso di ampliare le collaborazioni in maniera tale da offrire una gamma di esperienze piuttosto vasta come la pubblicazione della prima ricerca sull’inclusione delle persone che si identificano come plus-size.

Con il supporto dei partner, Google sta assistendo a dei miglioramenti davvero importanti in termini di ruoli più di rilievo offerti alle donne che hanno superato anche gli obiettivi che sono stati posti a priori.

 

Rendere il marketing più inclusivo: ecco la vera sfida

Il lavoro di Google ha consentito di ridurre drasticamente gli stereotipi sulla disabilità ed evitando che ci venisse rappresentato nel 96% degli annunci. Ovviamente, produrre delle creatività che presentino realmente la condizione di lavoro della disabilità non basta affatto. Bisogna assicurarci che questa categoria di utenti sia in grado effettivamente di fruire di queste creatività.

Ecco perché ci sono delle best practice da applicare fin da subito nel manuale All In realizzato da Google. A breve, questo manuale sarà accessibile a tutte le aziende del mondo con la pubblicazione di insight ad hoc riguardanti il pubblico di riferimento.

Google ha anche in programma di collaborare con alcuni brand in determinati settori in maniera tale da spingere gli investimenti in iniziative di marketing inclusivo in tutto il mondo. In definitiva, l’impegno di Google è quello di porre fine agli stereotipi dannosi che ritraggono comunità sottorappresentate e in difficoltà, anche quando si tratta di pubblicità. Questo viaggio è appena iniziato ma inizia già a portare i suoi frutti con molti dei risultati prefissati che sono stati già raggiunti.

E tu, vuoi rendere il tuo marketing più inclusivo raggiungendo un target interessato ai tuoi prodotti e servizi? Contattaci per richiedere un preventivo su questo nuovo modo di approcciare al business.